Per chi si affaccia per la prima volta nel campo della psicologia, è certamente molto difficile sapere cosa doversi aspettare da una psicoterapia. La psicoterapia è un processo che dovrebbe avere fondamentalmente un significato perturbatorio, finalizzato a favorire l'evoluzione spontanea, ovvero l'automaturazione di un individuo/coppia/famiglia che sta affrontando un periodo di disagio e di sofferenza psichica. Tutto ciò potrebbe rendere più vulnerabile il soggetto che chiede aiuto : col proprio terapeuta ad esempio si possono condividere cose mai condivise prima, all'interno di una relazione basata sulla fiducia, e tutto ciò rende ancora più complessi i criteri di scelta di un professionista piuttosto che di un altro. Quindi, come potete sapere se il vostro terapeuta è veramente un bravo professionista e se la terapia è impostata correttamente ? Queste sono solo alcune delle tantissime variabili esistenti, probabilmente neanche tra le più importanti ma sicuramente utili per cercare di semplificare un aspetto, la scelta del terapeuta, di per sé molto complesso da affrontare per chi sente il bisogno di chiedere un aiuto psicologico. Un terapeuta dovrebbe collaborare con voi per raggiungere un determinato obiettivo, partendo dalla condivisione di una storia che in quanto condivisa potrebbe sembrarvi, alla fine, anche molto diversa rispetto a come l'avevate percepita sino a quel momento (si dovrebbe passare, quindi, dalla narrazione di una storia alla co-costruzione di una storia). Piuttosto che dirvi quali sono gli obiettivi da raggiungere o cosa dovreste fare nella vita, il vostro psicoterapeuta dovrebbe lavorare con voi per aiutarvi a identificare i vostri obiettivi ed i vostri progetti. Un buon terapeuta, infatti, non dovrebbe dire ad un giovane che ha bisogno di tornare a scuola. Al contrario, egli dovrebbe lavorare con il suo paziente per capire se frequentare e completare la scuola è veramente il suo obiettivo attuale, cioè se ciò sia funzionale al bisogno (che noi tutti avvertiamo) di dare un senso più gratificante e soddisfacente alla sua esistenza. Il paziente, alla fine, è l’unico che sa veramente cosa è meglio per lui/lei, ma potrebbe aver bisogno di un po’ di aiuto, e alla volte anche di un po' di tempo, per arrivarci, ed il terapeuta dovrebbe facilitare questo percorso, sostenendolo rispetto alle sue paure e, nel contempo, invitandolo a sfidarle. Un bravo psicoterapeuta dovrebbe trasmettere serenità nel corso della seduta, permettendo così anche al paziente di sentirsi a proprio agio e di costruire un legame di completa fiducia . Un bravo terapeuta dovrebbe essere in grado di accettare le critiche e sapere gestire in modo efficace il conflitto o il silenzio, che possono crearsi nella relazione. Un buon psicoterapeuta dovrebbe avere sempre a cuore il vostro migliore interesse, in modo che qualora non stiate facendo progressi si possa parlare anche di questa fase di arresto nella terapia, degli ostacoli che state incontrando, facendo ipotesi e cercando di trovare delle soluzioni insieme, con serenità ma anche con la giusta obiettività che consenta, laddove anche questi tentativi siano destinati all'insuccesso, di valutare l’opzione, certamente molto dolorosa e difficile da gestire sia per il terapeuta che per il paziente, di proseguire il percorso con un altro professionista, il cui intervento potrebbe rilevarsi maggiormente efficace nella risoluzione delle difficoltà del paziente, superando da una parte le paure abbandoniche e dall'altra il pericoloso senso di frustrazione che spesso accompagna il riconoscimento dall'altra dei propri limiti.
Cristiano Ceccarelli